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"...i colori e le geometrie create dal compasso del quotidiano sono al servizio dell'urgenza espressiva dell'artista..."
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"...pare che le regole del disegno abbiano incontrato la ricerca cromatica del Post-impressionismo..."
Maria Bidini nasce ad arezzo il 1 Giugno 1950 e fin da piccola ha avuto la passione per il disegno e la pittura.
Si diploma in Ragioneria e consegue la laurea in Scienze Politiche.
Sposata con 2 figli svolge fino al 2009 l'attività di impiegato di banca. Non dimentica, però, la pittura ma solo negli ultimi anni ha potuto dedicarvisi con una certa assiduità, realizzando così il sogno di una vita.
Dal 2003 ha frequentato gli studi dei Maestri Marrone e Meschini di Arezzo nonché corsi di disegno e nudo nell'ambito del progetto RADAR presso l'Istituto Superiore d'Arte di Arezzo.
Disegna o dipinge qualsiasi soggetto che possa suscitarle " emozione", nell'intento di poterla fissare e trasferire ad altri - prediligendo la figura umana ed il ritratto. Per questo è in continua ricerca di nuovi spunti e nuove tecniche da apprendere, approfondendo la sua conoscenza sia dell'arte classica che contemporanea.
È Membro del Cenacolo degli Artisti di Arezzo.
"Maria Bidini rilegge un gusto barocco per la pittura, intesa in senso accademico ma anche inserita in una cornice di contemporaneità che rende freschi i soggetti, soprattutto nei ritratti. A differenza di quanto avveniva nei quadri dei grandi maestri del passato - come ad esempio nelle nature morte di Josefa de Obidos o di Ferdinand Georg Waldmuller - in queste opere non sorgono da uno sfondo nero e cupo ma le figure emanano una brillantezza che coinvolge tutto lo spazio, illuminandolo, secondo la lezione delle signore dell'impressionismo. In questo senso pare che le regole del disegno abbiano incontrato la ricerca cromatica del Post-impressionismo: i colori e le geometrie create dal compasso del quotidiano sono al servizio dell'urgenza espressiva dell'artista. L'innovazione sta nell'uso del chiarore che corona gli accostamenti delle diverse volumetrie: si allestiscono così composizioni variegate che riducono ogni oggetto all'essenza cartesiana dei contorni, in maniera analoga a quanto avveniva con gli studi di Paul Césanne: come nella migliore tradizione dell'iconografia allegorica, la donna è accostata ai fiori, simbolo della bellezza, di purezza e di romanticismo. Scegliendo pose dal taglio fotografico, la pittura cerca di essere la rappresentazione della femminilità inserita in un determinato contesto di riferimento. C'è qualcosa della mitopoiesi nel tratto diluito dei disegni, una traccia del desiderio di perfezione infinitesimale degli elementi. Il corpo viene riplasmato secondo uno schema di linee chiuse che ricorda il minimalismo delle foto di Edward Weston, inteso come reinterpretazione delle proporzioni classicamente elleniche. Tuttavia questi lavori sfruttano un codice semantico meno elegante, che si sporca con il linguaggio diretto del cinema e degli schizzi di Renato Guttuso o con la tenerezza dei bozzetti figurativi di Pablo Picasso. Si tratta di sguardi che si rivolgono al futuro, partendo dai sedimenti della memoria; i sorrisi si aprono al presente guardando in un ipotetico obiettivo. Ogni individuo racconta la propria storia, si lega ad un territorio, pianta nuove radici man mano che il cammino procede."
Elena Colombo
"Maria Bidini si pone con semplicità ed umiltà di fronte ai soggetti che intende riprodurre. Nel suo percorso di rappresentazione figurativa, utilizza varie tecniche, affrontando diverse tematiche, dalla natura morta alla figura, al paesaggio, mostrando una crescente attenzione verso spazi compositivi ridotti e poetici particolari. Il suo spirito di osservazione e la sua attitudine a dipingere soggetti "dal vero", così come la sua predilezione per la pittura "estemporanea", rispecchiano la sua sensibilità e partecipazione emotiva nella realizzazione di un quadro. Osservando un' opera di Bidini, non si percepisce il tentativo di giungere a "possedere" il soggetto, ma, riuscendo ella a coglierne l'essenza, in un gioco di luce ed ombra che lo fa risaltare e vibrare, si prova una sensazione di forte coinvolgimento , fino quasi a sentirsene parte."
Luca Fiorini
"...un gusto barocco per la pittura, intesa in senso accademico ma anche inserita in una cornice di contemporaneità..."
Maria Bidini ha partecipato a numerose estemporanee di pittura ottenendo attestati e premi.
Ha esposto le proprie opere in diverse mostre personali e collettive.
Loc. Puglia 123 - 52100 Arezzo (Italy) |
mrbidini332@gmail.com |
www.facebook.com/maria.bidini |